Marcello Karra nasce a Palermo nel 1985, si diploma al liceo classico Giovanni Meli, e successivamente consegue due lauree, in ingegneria per l’ambiente ed il territorio ed in ingegneria edile-architettura presso l’Università di Palermo. Successivamente ha conseguito le abilitazioni professionali in architettura ed ingegneria civile.
L’interesse per la fotografia comincia già all’età di 16 anni con una Yashika analogica e diversi obiettivi tra cui un fisheye, e di questo periodo sono le sue prime foto esposte in una mostra collettiva.
Dal 2007 in poi comincia a fotografare in digitale e partecipa a diverse esposizioni collettive in Sicilia, spesso qualificandosi tra i finalisti e vincendo premi o menzioni particolari.
Una data spartiacque è l’11 dicembre 2009, in cui si inaugura la sua prima mostra personale “Luci della città: Palermo in mostra” presso il Circolo del Banco di Sicilia: qui vengono esposte diverse foto in grande formato stampate su tela pittorica, realizzando così una contaminazione tra fotografia e pittura.
Negli anni successivi continua a partecipare ad eventi e concorsi, vincendo il primo premio nel 2012 nel concorso “Sciacca vista da noi” e nel 2014 classificandosi tra i vincitori del concorso “Italian liberty” tenutosi a Cesenatico con sue fotografie sulle principali testate nazionali.
Il 2015 lo vede partecipare ad una mostra collettiva allestita presso la Galleria delle Vittorie di Palermo, in occasione della sua riapertura al pubblico.
Nel 2017 organizza la sua seconda grande mostra personale dal titolo “Palermo: scenografie urbane” presso la sala esposizioni del Mondadori multi center di Palermo: qui decide di enfatizzare la sua visione geometrica delle architetture con un marcato utilizzo di obiettivi fisheye.
Sue fotografie sono presenti in moltissime pubblicazioni sia cartacee che digitali, ha collaborato con l’Università degli Studi di Palermo in alcuni volumi tra cui “Organismi” sul sistema museale universitario ed è tra gli autori di un volume cartonato in grande formato del Circes sul recupero del centro storico di Modica, in cui presta il suo contributo sia da ingegnere che come fotografo, ed uno su Caltabellotta.
Dal 2021 si trasferisce a Modena, dove insegna arte presso una scuola del territorio, e concentra la sua attenzione fotografica su soggetti contemporanei e classici, enfatizzando la ricerca sulle geometrie e le forme generatrici degli organismi architettonici, avvicinandosi sempre più al genere archiminimal.
Nel settembre 2024 organizza una mostra personale dal titolo “Modena: architettura tra passato e futuro” presso la Bottega d’arte in cui espone diverse fotografie sulle architetture storiche e contemporanee di Modena.
Nel gennaio 2025 realizza la sua seconda mostra personale a Modena nella prestigiosa cornice della Sala del Leccio, dal titolo “Modena: uno sguardo sulla città”, in cui espone scatti della Modena storica e contemporanea, attraverso un percorso che mira a creare una correlazione tra gli edifici rappresentati.
Attualmente è molto attivo nella documentazione architettonica e paesaggistica in Italia ed in Europa.